Voglio rinascere, storia di un'intellettuale che sogna di fare l'ironman

"Tutto ciò che è umano è estremamente complesso, assolutamente misterioso e potenzialmente in continua trasformazione". Janelle Hallman

VOGLIO SOLO IMPARARE A NUOTARE

Ci sono forze che lavorano nella tua testa contro il tuo star bene e puoi udirle in molti modi.
Se trovi il tuo benessere andando in piscina o in palestra cercheranno di tenerti lontano da lì.
Non ho voglia, sono stanco, che ci vado a fare?
Cedi una, due, tre volte, poi finisce che ci credi e non ci vai più.
A me succede soprattutto con la piscina. Lì si gioca la mia partita più complessa, il mio torturatore interiore lì è molto attivo, mi minaccia in continuazione.
Io però non demordo. A essere onesta, ogni tanto mi fa venire i brividi, ma io voglio solo imparare a nuotare.
Quindi insisto, anche se a volte riesce a farmi annaspare.
Mi chiedo chi me lo fa fare. Se va avanti così, magari rinuncerò.
Poi succede qualcosa.
Dentro di me scatta un’altra forza, una grinta che non conoscevo, che mette a nanna il torturatore e mi conduce alla fine della lezione.
Se non sono rallentata dalle minacce interiori, sono anche più veloce.
Vado a fare la doccia e sono ancora un po’ sotto choc.
A spinning mi sono infortunata, quando ho fatto cadere il tappo della bottiglia.
Per giorni ho sentito dolore alla caviglia senza nemmeno capire da dove proveniva.
Poi ho visto un livido.
Sono passate alcune settimane, ma zoppico ancora.
Il medico dice che ci vuole pazienza.
Io capisco che è anche un problema di postura e che se mi trascino la gamba faccio peggio.
Con un moto d’orgoglio la raddrizzo.
Tutto sommato, tornerò in piscina anche la prossima settimana.

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