Voglio rinascere, storia di un'intellettuale che sogna di fare l'ironman

"Tutto ciò che è umano è estremamente complesso, assolutamente misterioso e potenzialmente in continua trasformazione". Janelle Hallman

STEFANIA STORACE, DAL KARATE AL GHIACCIO

“Non esiste sono stanca, si trova sempre tempo per lo sport”.
Quando le ho chiesto come faceva a conciliare la vita di famiglia, il lavoro in banca e l’impegno nel karate, Stefania Storace, classe 1958, mi ha risposto così.
La domanda mi era sorta spontanea ascoltando questa energica donna, che da quando aveva 18 anni non ha mai smesso di fare sport.
Per riuscire a gestire marito e figli la sveglia era alle 5 del mattino, in modo da essere pronta per gli allenamenti alle 6.
Poi via, al lavoro.
Quando poi questo ritmo è parso eccessivo, Stefania non ha smesso con lo sport, ma ha semplicemente cambiato disciplina: non più karate, ma palestra e nuoto.
In questo modo gli allenamenti hanno cambiato orario e sono passati dalle 21.30 alle 23.00.
Il nuoto è stata la sua vita, senza però mai essere l’unica attività.
Stefania, infatti, correva prima di andare al lavoro o nella pausa pranzo. In palestra, poi, insegnava gag e step.
Nemmeno la malattia l’ha fermata e ha superato due tumori.
La folgorazione più importante è arrivata però incontrando Enzo Favoino, che l’ha introdotta al mondo delle acque gelide.
Stefania si è innamorata di questo inconsueto ambiente e non lo ha lasciato più, tanto da diventare campionessa mondiale master di categoria.
La sua distanza più importante sono stati i 1.000 mt., due volte in acque libere e due volte in piscina.
Il 2024, quanto a imprese, medaglie e partecipazioni a gare master, è stato inoltre il suo anno.
Insieme a Cristian Civati ha percorso a nuoto il periplo del lago di Como per beneficenza.
Ai campionati italiani invernali di nuoto master a Torino è poi arrivato l’oro nella farfalla (50 mt. e 100 mt.)
Questo però è stato solo uno degli appuntamenti, poiché il suo medagliere è ricchissimo di riconoscimenti https://www.stefaniastorace.it/medagliere/
La vita, però, ha cercato di metterle nuovamente i bastoni tra le ruote.
Nel mese di dicembre 2024, mentre si trovava ad Amsterdam per una gara, Stefania è caduta dalle scale dell’albergo fratturandosi la spalla in più punti.
La “donna dei ghiacci” però non si è arresa, nonostante la sua carriera sembrasse finita.
A gennaio, infatti, era di nuovo in pista, questa volta come arbitro, ai mondiali di nuoto in acque gelide tenutisi a Molveno.
“Essere nominata giudice è stato un importante riconoscimento. Tornerò a nuotare e raggiungerò nuovi traguardi, anche con una spalla sola, se necessario” ha dichiarato Stefania, che vuole essere un punto di riferimento per chi affronta periodi difficili.
I limiti, infatti, possono essere superati e per questo non bisogna arrendersi mai.

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