Comincia nel 1958 a Porto – dove nasce – l’avventura straordinaria di Rosa Mota, considerata la maratoneta del secolo e conosciuta in Portogallo come “Rosinha”.
Ella era una bambina minuta e soffriva d’asma, ma aveva la corsa nel sangue ed era destinata a occupare un posto nella storia.
Quando Rosa infila le scarpe da running, era solo da pochi anni che alle donne era consentito correre e il debutto della maratona in una campionato atletico europeo risale solamente al 1982.
L’anno della svolta per la sua carriera sportiva è il 1980, quando ella incontra il medico e suo futuro allenatore Josè Pedrosa, che la indirizza sulle lunghe distanze.
Alla prima maratona europea della storia Rosa c’è ed è la sua prima esperienza in questo senso: ciononostante scende in campo, sbaraglia le avversarie e si mette al collo la medaglia d’oro, battendo anche la sua eterna rivale Laura Fogli.
È l’inizio di una carriera costellata di grandi successi.
Due anni dopo, alla prima maratona olimpica (Los Angeles, 1984), Rosa conquista la medaglia di bronzo. Meglio di lei fanno solo Joan Benoit, atleta di casa, e Grete Waitz, storiche pioniere di questa gara. Quella di Rosa è la prima medaglia olimpica femminile conquistata dal Portogallo.
Rosa, però, sapeva di poter vincere e lo fa alle Olimpiadi successive (Seul 1988), in un quadriennio per lei fenomenale: oro agli Europei di Stoccarda nel 1986, ai Mondiali di Roma nel 1987 e agli Europei di Spalato del 1990.
I suo record personali sono 4′19,53″ (1500 m), 8′53,84″ (3000 m), 15′22,97″ (5000 m), 32′33,51″ (10.000 m), km 18,027 nell’ora e 2h23′29″ (Chicago 1985) nella maratona.
Ai Giochi di Atene 2004 Rosa porta la fiamma olimpica per il Portogallo e ai mondiali di Osaka 2007 sventola la bandiera della Iaaf (International Association of Athletics Federations).
Il passare degli anni non le ha fiaccato lo spirito e quando indossa il pettorale ella si trasforma ancora oggi in una guerriera.
Nel 2023 porta, infatti, a casa degli storici risultati nella categoria W65.
Ai Campionati Mondiali di Riga conquista il 13° posto assoluto nella mezza maratona in 1h26’06, divenendo così campionessa mondiale di categoria e migliorando di 6 minuti il primato del mondo, detenuto dal 2009 dalla svizzera Emmi Luthi.
A Lisbona, invece, nell’ultimo giorno dell’anno, Rosa conquista la 10km in 39:40, record del mondo e prima donna Over65 ad abbattere il muro dei 40 minuti.
Per raggiungere questi risultati ci sono voluti molto allenamento e un grande talento, favoriti dal fatto che Rosa è rimasta leggera e non ha messo su peso.
È però sfidando e vincendo ogni volta i suoi limiti che la ragazzina asmatica di un tempo è entrata passo dopo passo nella leggenda.

Agosto 18, 2024