Voglio rinascere, storia di un'intellettuale che sogna di fare l'ironman

"Tutto ciò che è umano è estremamente complesso, assolutamente misterioso e potenzialmente in continua trasformazione". Janelle Hallman

“Quel ragazzo si spaccherà l’osso del collo”: quando Dick Fosbury cambiò la storia dell’atletica

Dick Fosbury era ritenuto un atleta un po’ scarso persino dal suo allenatore. Dal salto a forbice gli fu consigliato di passare al ventrale, ma con risultati non molto soddisfacenti.
L’atletica non sembrava proprio cosa per lui, ma Dick, diminutivo di Richard Douglas voleva saltare.
In passato aveva sofferto. Il fratellino era stato investito da un camion mentre andavano in bicicletta e i genitori avevano divorziato.
In qualche modo la vita gli doveva un riscatto.
Così, allenamento dopo allenamento, ideò un nuovo modo di saltare, dando la schiena all’asticella e lo sguardo al cielo.
Ad aiutarlo ci fu il fatto che non si atterrava più sulla sabbia ma sui materassi.
Tutto il resto però sembrò remargli contro.
“Quel ragazzo si spaccherà l’osso del collo” disse il suo allenatore. Altri gli ridevano dietro. Altri ancora gli dissero che se qualcuno lo avesse imitato e si fosse fatto male sarebbe stata tutta colpa sua.
Dick, che aveva lo spirito del vero campione, ha resistito a tutto: nel 1968 ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Città del Messico e stabilito il record olimpico.
L’atleta scarso, in confronto agli altri, aveva volato.
Alle Olimpiadi del 1972 ventotto atleti su quaranta avevano adottato il suo stile.
Fosbury però non si qualificò, pagando il fatto che fin dall’inizio si era capito che altri erano più forti di lui.
La sua inventiva, tuttavia, ha cambiato la storia dello sport, permettendo di raggiungere altezze di salto mai viste prima.
Il 12 marzo del 2023 Fosbury è “andato avanti”, proiettandosi di nuovo verso traguardi sconosciuti.
Dick ci ha insegnato quindi che a volte la storia si può cambiare così, con un’intuizione, nata magari in un contesto sfavorevole o per risolvere un problema che ci assilla.
Al guizzo d’ingegno però egli univa anche l’esperienza di un atleta allenato, aspetto che nello sport come in altri campi della vita non va mai sottovalutato.
Se avesse tentato da totale neofita di cambiare le regole, forse si sarebbe veramente spaccato l’osso del collo.
Prima di dare la svolta, Fosbury però si era esercitato ore e ore con i sistemi di salto tradizionali e aveva osservato come si muoveva il suo corpo.
In questo modo ha capito cosa poteva cambiare per volare più in alto.
Nulla nasce dal nulla, ma se si ha un sogno bisogna provare, investendo in costanza e dedizione, spendendoci tempo ed energie e abituandosi al fatto che non è detto che i risultati arrivino subito.
Quando si impara a conoscere le regole, nello sport ma anche nella scrittura, puoi finalmente provare a scoprire se possiedi l’estro creativo che distingue i campioni dai gregari. La cosa più difficile a volte è solo scegliere di cominciare.

Succ Articolo

Precedente Articolo

© 2025 Voglio rinascere, storia di un'intellettuale che sogna di fare l'ironman

Tema di Anders Norén