Voglio rinascere, storia di un'intellettuale che sogna di fare l'ironman

"Tutto ciò che è umano è estremamente complesso, assolutamente misterioso e potenzialmente in continua trasformazione". Janelle Hallman

QUANDO SALTI SEMBRI QUASI UNA LIBELLULA

“Quando salti sembri quasi una libellula” mi dice il mio Personal Trainer, dopo essermi esercitata nel salto dello step.
Con tutto che probabilmente lui tende un po’ ad esagerare, il punto è che ora salto cercando di farlo con una certa leggerezza, mentre fino a due anni fa soltanto tentare di saltare mi provocava dolori invalidanti che duravano giorni.
Avevo sempre creduto che l’incapacità sportiva facesse parte di me, invece oggi è stata una mattinata di allenamento piena di soddisfazioni.
“Brava”, “hai fatto bene”.
La lezione di oggi per me è un punto di arrivo che mi ripaga di due anni di impegno in cui non sempre sapevo esattamente dove stavo andando.
La costanza dell’allenamento mi porta ad attraversare giorno per giorno migliaia di emozioni e pensieri senza riuscire sempre a governarli.
Ci sono volte in cui continuo a chiedermi perché faccio tutto ciò.
Giornate ordinarie in cui non succede niente di degno di nota, ma la spinta a proseguire deve arrivare sul lungo periodo per ottenere dei risultati.
Oggi quando esco dalla palestra provo un senso di pace che mi porto dietro per tutta la giornata.
Sono entusiasta e meravigliata ancora la sera al pensiero di saltare come una libellula.
È la cosa più improbabile che mi sia successa negli ultimi tempi, un sogno che si realizza e che con l’impegno e un po’ di incoscienza si è tramutato in realtà.

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