Alla fine l’ho fatto: dopo mille incertezze mi sono riscritta al corso di nuoto.
E oggi si comincia.
C’era proprio bisogno di farlo?
Stavo bene anche a casa e ho voglia di abbandonarmi al divano.
Tuttavia, ho imparato a lasciar parlare lo spiritello sfaticato che c’è in me.
Non gli rispondo neanche più.
Preparo la borsa e vado.
Quando arrivo a bordo vasca, sono assalita dalla paura.
Questo era proprio il motivo per cui volevo tornare.
Il sabotatore interiore e il panico in vasca non sono sensazioni piacevoli.
Non voglio però che questi condizionamenti abbiano potere su di me.
Per cui entro in piscina.
L’istruttrice ha paura che abbia freddo o poco fiato.
Io però non ho nessuno di questi problemi.
Ho solo timore di cambiare.
Il sabotatore mi parla, io nuoto.
La lezione finisce in fretta, ma mi accorgo subito che rispetto al passato sono più sciolta.
Lo riconosce anche l’istruttrice.
Questo miglioramento mi appaga. Sono felice. Per quale ragione non avrei dovuto venire?
“Vado in piscina” sono le ultime parole che ho detto a mio padre.
La piccola vittoria di oggi la dedico a lui e solo a lui.
Se sono qui è perché l’ultima volta che siamo stati al mare aveva cercato di insegnarmi a nuotare ed era stato bello.

Febbraio 2, 2023