Risotto alla milanese e polpette alla romana. Sono queste le pietanze che Giancarla Anceschi, classe 1928, ha cucinato allo staff de “Le Iene”, dopo un servizio su di lei in cui si parlava di terza età e delle sue attività sportive.
“È stata una giornata bellissima, con tante risate” ricorda lei di quell’episodio della sua vita.
Ad attrarre la troupe del programma televisivo di Italia 1 è stata la grinta con cui Giancarla vive tuttora lo sport e come vi si si è buttata quando di anni ne aveva già settanta.
Prima di allora, infatti, era stata una donna attiva e sempre in movimento, ma non una sportiva.
Madre di tre figli nati in posti diversi e moglie di un ufficiale dei carabinieri, era abituata ai frequenti traslochi e a partecipare a feste dove si ballava.
A settant’anni però cominciò ad andare in palestra con la figlia e si inserì subito in questo nuovo ambiente, tanto che anche oggi, che di anni sta per farne 96, prevede di festeggiare lì il suo compleanno.
“Faccio gli anni il 17 dicembre, come Il Papa” dichiara Giancarla, che quando le chiedi come fa a conciliare tanto sport con l’età ti risponde: “Non so come ci sono arrivata, ma sono convinta di aver avuto un aiuto dal Cielo”.
Ginnastica, tai chi e balli di gruppo: sono queste le attività che impegnavano Giancarla fino a poco tempo fa.
Ad ostacolare questo impegno su tre fronti sono stati un cambio di orario dei corsi e un incidente capitato all’insegnante di tai chi, non certo gli acciacchi.
“Non me ne curo e non ho malattie importanti” commenta la super nonna a questo proposito.
La buona salute di cui gode Giancarla è confermata da un fatto: ha ancora la patente e guida da più di cinquant’anni.
Se capita di rimanere senza macchina, è perché gliel’ha “rubata” la nipote.
Quando poi va in vacanza al mare, Giancarla si esercita ancora nel tai chi e fa nuotate giornaliere di circa un’ora.
A nuotare aveva imparato da ragazza, quando, durante la guerra erano sfollati a Colmegna, a 6 k. da Luino, dove si era formata una bella comitiva di ragazzi.
Con gli amici, quindi, andava a nuotare nel lago e l’atmosfera era così piacevole che non si sentiva la guerra.
Il transito frequente degli aerei militari che andavano a bombardare Milano non lasciava però indenni dalle preoccupazioni.
Se potesse, Giancarla riprenderebbe subito a fare il corso di tai chi, che gli era stato consigliato dal figlio geriatra.
Per ora, però, il lunedì e il giovedì si deve accontentare della ginnastica.
Il riscaldamento imparato al corso di tai chi continua a farlo a casa, così come il ballo.
Pensando a tutte le attività che porta ancora avanti, Giancarla ricorda, sorridendo, un episodio: “Ho una villetta al mare e lì è pericoloso star soli. Così mi avevano mandato una signora per farmi compagnia. Lei però pensava di dover fare da badante”.
Chissà quale sorpresa nel trovare una donna che dà dei punti ai giovani e che di una badante non ha, per il momento, nessun bisogno.

Novembre 11, 2024