Ciò che non viene comunicato non esiste.
Sembra una frase un po’ forte, ma quante emozioni e pensieri si dissolvono nel tempo se non trovano forma nella parola scritta?
La verbalizzazione orale, infatti, non basta per memorizzare un vissuto, anche se giorno dopo giorno dà forma alla realtà.
Per questo consiglio a chiunque, in particolare agli sportivi, di tenere un diario, una traccia indelebile della propria evoluzione.
Tra un anno, infatti, come potrei ricordare cosa è successo oggi, se non è qualcosa di vitale importanza?
Oggi mi ero iscritta a spinning, ma non mi sentivo benissimo.
Ero in casa al caldo dopo una giornata di ferie, in cui avevano annunciato un premio giornalistico in memoria di mio padre.
Volevo cancellarmi dalla lezione, ma ormai era tardi.
Così alla fine sono uscita.
Temevo come sempre di non farcela, di dover fuggire dalla lezione perché avevo un po’ di nausea.
Invece ho retto.
La lezione è stata impegnativa.
“Chiudo, chiudo” continuava a dire l’istruttore, riferendosi al volano della bici.
Più chiudi, più pedalare è dura.
Lui era così grintoso, che non sembrava minimamente toccato dalla fatica.
Io in certi momenti ho avuto voglia di scendere dalla bici, ma lui mi ha trascinata alla fine.
Uscendo dalla palestra mi sono fermata a chiacchierare con la ragazza della reception.
Sono tornata a casa e non avevo più nemmeno la nausea.
Anche la giornata di oggi è stata un incoraggiamento a continuare, ma se oggi non avessi deciso di scrivere cosa ne sarebbe stato dei pensieri e dei sorrisi scambiati? Del fatto che oggi è stata una bella giornata, nonostante mi sia svegliata con un vento che prometteva una burrasca da non uscir di casa?

Ottobre 31, 2023