Voglio rinascere, storia di un'intellettuale che sogna di fare l'ironman

"Tutto ciò che è umano è estremamente complesso, assolutamente misterioso e potenzialmente in continua trasformazione". Janelle Hallman

GLI OBIETTIVI REGALANO FORZA: L’AVVENTURA NATATORIA DI ETTORE PACE

“Inventavo qualsiasi scusa per non andare in piscina”. Sembra incredibile che a dire una cosa del genere sia stato Ettore Pace, giovane promessa del nuoto lombardo, arrivato nel 2022 fino agli Europei tenutisi in Finlandia.
Eppure è così che egli racconta il rapporto tormentato con il suo sport, destinato radicalmente a mutare nel 2018, quando venne folgorato dall’agonismo.
Da bambino andare in piscina per lui era un obbligo, un’imposizione a fin di bene dei genitori.
Essendo Ettore senza la mano sinistra, il suo corpo rischiava, infatti, di svilupparsi in modo disarmonico, fortificando di più la parte destra.
Il nuoto aiuta l’equilibrio delle parti, così Ettore andava in piscina due volte alla settimana, alternando il nuoto al calcio.
“Il nuoto è importantissimo per il benessere. È una disciplina. Per apprezzarlo ci vuole la mentalità giusta. Da bambino però non mi divertivo, non avevo obiettivi” racconta lui, adesso che sogna di partecipare alle Olimpiadi di Los Angeles.
La spinta che gli mancava gli è stata però regalata da Roberto Florindi, allenatore della squadra paralimpica della piscina di Melegnano.
Far parte di un gruppo e poter gareggiare: era questo che mancava ad Ettore per imparare ad amare il nuoto.
“Se fai una cosa e ci metti tutto te stesso, ti innamori”.
Considerato che ora Ettore si allena sei volte alla settimana, non si può non credere che questa sia la verità.
Ti devi imporre una routine che non è da tutti” racconta ancora “e ci vuole carattere, soprattutto quando i risultati non sono immediati”.
Vista la giovane età, Ettore ha poi dovuto conciliare l’impegno sportivo con la scuola.
Per gli studenti atleti che gareggiano ad alto livello è previsto un piano formativo personalizzato, che comprende le interrogazioni programmate.
In questo modo Ettore ha potuto frequentare il liceo classico, senza mai avere nemmeno un debito.
“Allenarsi con persone più forti ti rende più forte”. È così che lui descrive la sua esperienza più recente: nuotare con i normodotati.
L’esperimento è iniziato con due allenamenti a settimana per poi passare a sei e ora Ettore si sente a pieno titolo parte di questo gruppo.
“Ho ancora fame di medaglie” dice lui pensando al futuro. Davanti ci sono ancora molte gare nazionali a cui partecipare, ma Ettore vuole puntare più in alto e tentare la qualificazione olimpica.
È un obiettivo ambizioso, ma è proprio il porsi dei traguardi che ha permesso a questo ragazzo di volare sempre più in alto.

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