Oggi fa freddo. Sono i primi giorni in cui l’autunno si sta facendo sentire.
Viene voglia di stare in casa al caldo, non di tuffarsi in piscina.
Se non avessi avuto l’impegno del corso, mi sarei rintanata in un plaid davanti alla TV.
Invece vado in piscina e il primo impatto con l’acqua sembra voler confermare quella sensazione di freddo che mi ero portata dietro.
Tuttavia è solo un momento.
Nelle vasche di riscaldamento con lo stile libero parto male.
Mi sembra di non avere fiato, anche se non smetto di lottare.
L’istruttrice dice che a questa età la bracciata non si modifica.
Così quando nuoto a dorso mi sento più libera, pensando di non dover modificare nulla.
Invece l’istruttrice mi richiama all’ordine.
Se imparassi a stringere la bracciata vicino alle orecchie, sicuramente smetterei di urtare il bordo vasca.
C’è molto da lavorare, ma sono entusiasta e sono contenta di essere venuta.
Nel plaid mi avvolgerò un’altra volta.
La lezione passa in fretta, in perenne lotta con i miei movimenti un po’ scoordinati.
Poi l’istruttrice ci dà l’ultimo esercizio: braccia a rana e gambe a stile.
Istintivamente sorrido.
Mi fanno partire per prima e semino tutti.
Non smetterò di provare con lo stile libero, ma ognuno deve trovare la propria dimensione, come nella vita.
Braccia a rana e gambe a stile è sicuramente la mia.
Ottobre 19, 2023